martedì 18 giugno 2013

La Birra delle Abbazie Benedettine

Al VI Festival Europeo del Gusto è stato presentato il progetto delle Terre Benedettine.


La Birra delle Abbazie Benedettine


Tradizione vuole che i monaci benedettini fossero degli ottimi preparatori di birra. Nel Medioevo ne ottimizzarono la qualità introducendo l’utilizzo del luppolo come aromatizzante e ne promossero la diffusione in tutta Europa. Attualmente in Belgio, uno dei Paesi con la più grande tradizione birraia, ben sei abbazie benedettine producono birre di grande qualità: Chimay, Orval e Rochefort in Vallonia e Westmalle, Westvleteren e Achel in Fiandra. Queste birre sono note come “birre d’abbazia” o “birre trappiste” dal nome dei frati “Trappisti” che le producono, un ramo dell’ordine francese dei cistercensi, gli unici autorizzati a contrassegnare la loro bevanda con il tipico logo esagonale nero bordato di bianco "Authentic trappist product", perché prodotta secondo la secolare tradizione dei monasteri benedettini. Tocca ricordare, inoltre, che nel rispetto della Regola che vige nelle abbazie, le entrate dovute alla vendita di birra devono servire all’esclusivo mantenimento dei frati dell’abbazia, o per opere di carità. Pertanto, se la birra perde questa caratteristica, come è successo per una di esse che si è unita a una nota multinazionale del settore, perde anche il marchio di birra trappista.

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