venerdì 27 maggio 2022

Qualità Vo Cercando : Giovanni Coppiello, la Storia nelle storie

 

 






Quando si parla di Giovanni Coppiello si parla di una lunga storia fatta di passione e ragione.


Passione per il proprio lavoro. Passione per selezionare i tagli migliori di carne equina 

scegliendo personalmente quelli di prima scelta di puledro o di cavallo adulto. È la ricerca 

costante della qualità e della genuinità che rende così buoni i suoi prodotti da farne innamorare 

coloro che li assaggiano.”


Giovanni Coppiello nasce nel 1939 e dopo disparate attività lavo-rative praticate in gio-vane età, 

avvia una piccola macelleria equina.

Tra il 1993 e il 1996 avvengono due grandi trasformazioni: da pic-cola macelleria si trasforma in 

azienda specializzata nella produzione di carni equine.

Coppiello diventa un'importante azienda industriale con moderni e innovativi impianti di 

asciugamento.


L’ultimo e il più importante ampliamento è un investimento in 3.600 metri quadri di locali adibiti alle 

lavorazioni e al confezionamento dei prodotti, conseguendo la certificazione per lo standard IFS 

(International Food Standard).

Nel 2020 Coppiello diventa macelleria gourmet e viene registrato il marchio PADUELLO: l'impasto 

macinato, sano e genuino, come lo facevano le nonne. Rappresenta l’ingrediente principale di molti 

 prodotti che trovate nella macelleria Coppiello.


Ma se questo è il percorso storico, ancor di più si può raccontare del percorso comunicativo e 

qualitativo.



Luigi Veronelli incontra Giovanni Coppiello


Nel 1989 il giornalista padovano Renzo Lupatin organizza l'intervento dell'enogastronomo, scrittore e 

giornalista Luigi Veronelli a Padova.

Le giornate di informazione vengono denominate “Padova in cucina” e vengono realizzate in 

collaborazione e sotto il patrocinio del Comune di Padova.

Due i momenti da ricordare: l'incontro a convivio a Busa di Vigonza, al Ristorante Il Tunnel, con un 

menù interamente interpretato con le carni di Giovanni Coppiello e l'appuntamento al Ristorante 

Antico Brolo e la nascita della Associazione L'Altra-tavola.

In quella occasione Coppiello realizza con il supporto del giornalista enogastronomo Bruno Sanga 

(coordinatore editoriale di tutte le iniziative di Luigi Veronelli), un prezioso ricettario sulle carni 

equine.


La rivista l'Etichetta, diretta da Luigi Veronelli, dedica all'evento un importante inserto, “Padova in 

Cucina”.



La campagna di informazione de L'Altratavola

Nel 2012 l'Associazione L'Altratavola, nel quadro del progetto europeo “Fuori dal Coro!”, promuove 

una campagna di informazione sulla carne equina, in collaborazione con l'azienda di Giovanni 

Coppiello di Vigonza.

Cuochi, ristoratori e macellai creeranno un vero e proprio ricettario inedito, che viene pubblicato e 

diffuso tramite riviste nazionali del settore enogastronomico. La trasmissione televisiva l'Italia del 

gusto ha dedicato due puntate alle video ricette.




Coppiello a sostegno delle iniziative europee per il proprio territorio

Nel dicembre del 2016 il Comune di Forlì e la presidenza dell’associazione della Rotta Culturale 

Europea Atrium erano stati tra gli invitati dalla Rete dei Borghi Europei del Gusto alle giornate 

 d’informazione di Borghi d’Europa. Oltre a Forlì, tra le istituzioni romagnole invitate, vi fu anche il 

Comune di Predappio. Tra le proposte emerse nella Rete dei Borghi Europei del Gusto, vi è stata 

quella del Veneto, che ha suggerito quale nuovo socio di Atrium (Itinerario culturale ATRIUM - 

 Architettura dei regimi totalitari del XX secolo in Europa), il Comune di Vigonza, con il borgo rurale 

progettato dall’architetto Quirino De Giorgio, uno dei massimi esponenti del movimento futurista.


In questa occasione i momenti di convivialità hanno valorizzato le eccellenze di casa Coppiello, 

che ha  partecipato anche e soprattutto a sostegno della candidatura internazionale del territorio in 

cui vive e lavora.



Coppiello e la sostenibilità: il progetto L'Europa delle Scienze e della Cultura – Un grande 

riconoscimento

Trieste era stata scelta per l’organizzazione di ESOF 2020, la più rilevante manifestazione europea 

focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica.

La manifestazione si era svolta a Trieste dal 2 al 6 settembre. La candidatura era stata proposta dalla 

Fondazione Internazionale Trieste per il Progresso e la Libertà delle Scienze.

ESOF (EuroScience Open Forum) è un marchio di EuroScience, Your Voice on Research in Europe, 

Associazione non-profit tra ricercatori. L’ESOF si tiene ogni 2 anni: Trieste segue Stoccolma (2004), 

Monaco di Baviera (2006), Barcellona (2008), Torino (2010), Dublino (2012), Copenaghen (2014), 

Manchester (2016) e Tolosa (2018).

La rete internazionale Borghi d'Europa, nel quadro del progetto “L'Europa delle Scienze e della 

Cultura”, patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo 

per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), aveva proposto un percorso 

informativo sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.

I Paesi inclusi nel progetto erano: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Svizzera, Montenegro, Albania, 

Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.

Le Regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, 

Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Con Ufficio Stampa: a Milano


In particolare Borghi d'Europa aveva sviluppato i temi della sostenibilità nella filiera agroalimen-

tare. 

Per il settore delle carni equine l'unica azienda partner d'informazione è stata l'azienda Coppiello

con un intervento nella sede del Porto Vecchio di Trieste, all'incontro con la stampa internazionale.

Una occasione che ha vieppiù confermato la sua vocazione ai progetti culturali e l'impegno per una 

informazione onesta e veritiera nei confronti dei consumatori.



Renzo Lupatin




venerdì 13 maggio 2022

Verona: aria di San Daniele



Si inizia a respirare l’aria di casa: San Daniele è ancora lontano, ma la visione della corona alpina sembra familiare, anche se qui non si sente l’aria di casa con le brezze provenienti dal mare. Anche il dialetto veneto, suona in qualche modo familiare! Potenza della Serenissima!


Guardando a Nord di Verona: le Alpi

Perfino per quanto riguarda la cucina c’è un’affinità, particolarmente relativamente al prosciutto. Siamo qui infatti in terra di Prosciutto Veneto, anch’esso Dop; ci troviamo dunque in casa di esperti, ma il San Daniele non teme confronti!

Non si tratta infatti di stabilire quale sia il migliore, dato che sono ambedue eccellenti, ma di conoscerne le sottili differenze, che fanno preferire l’uno o l’altro, secondo i gusti.

Nei giorni dal 15 al 18 maggio, ciascuno potrà degustare il San Daniele, scoprendone le caratteristiche differenti da quello locale, nei seguenti esercizi:

Si tratta di locali assai diversi, in grado di accontentare qualsiasi tipo di pubblico ed ideali per una serena degustazione del Prosciutto di San Daniele: il Romeo, un bistrot dallo stile esotico, con, al piano superiore, un fornitissimo cocktail bar; il San Lorenzo, con una ricchissima enoteca , La Tradision, tipica osteria di una volta, in cui degustare salumi e formaggi, accompagnati dal buon vino del territorio ed infine la cucina del Via Fama Café, all’interno della storica “Corte Sgarzerie”.

Ognuno potrà dunque scegliere la cornice preferita, in cui degustare il San Daniele. Dopo l’assaggio ognuno potrà dire il proprio giudizio, che certamente sarà positivo per ambedue i contendenti, che rappresentano il meglio della produzione alimentare italiana e potranno essere piacevolmente accompagnati dai meravigliosi vini veronesi.

Gianluigi Pagano