sabato 27 settembre 2014

Il Festival Europeo del gusto di Predazzo



Si è svolta nell’Aula Magna del Municipio di Predazzo la conferenza stampa per la presentazione del Festival Europeo del Gusto e della Desmontegada di Predazzo che avranno luogo sabato 4 e domenica 5 ottobre.
Presenti alla conferenza; Maria Bosin, Sindaco di Predazzo con  gli Assessori Giuseppe Facchin  e Roberto Dezulian    Michele Barcatta ed il Presidente Renato Dellagiacoma per l’APT di Fiemme , Massimo Girardi per l’Associazione Transdolomites.

Il Festival Europeo del Gusto fa parte di un percorso progettuale che ha preso avvio lo scorso anno con le celebrazioni a ricordo dei 50 anni di fine servizio della Ferrovia Ora-Predazzo.
La tappa successiva è stata il  30 giugno scorso al Muse con la presentazione del progetto “ Il Treno del Gusto” al quale hanno aderito le APT di Fassa, Fiemme, Cembra,  HGV della Provincia di Bolzano per la Locanda Sudtirolese, il Bauernbund per il progetto “ Gallo Rosso”, la condotta Slow Food Valsugana – Lagorai.
Con questi partner assieme ad altri nuovi si giunge al Festival Europeo del Gusto di Predazzo come tappa intermedia per giungere il prossimo anno all’Expò di Milano.
Tema caratterizzante della due giorni di eventi è la mobilità; la Desmotegada è un esempio di mobilità a piedi sul territorio di montagna. La ferrovia si propone come proposta di mobilità collettiva alternativa all’auto privata e come obiettivo progettuale per il ritorno della treno nelle Dolomiti.
Si incomincia venerdì 3 ottobre alle ore 17,00 nell’Aula Magna del Municipio di Predazzo con la serata di presentazione delle manifestazioni  , e con la presentazione del cammino che ci porterà all’Expò di Milano.
A seguire, Alessandro Arici e Paolo Corrà interverranno con i ricordi e gli aneddoti a ricordo della Vecchia Ferrovia.
Sabato e domenica , dalle 10,00 alle 24,00  si terrà il Festival Europeo del Gusto ( del quale in allegato sono citate le realtà partecipanti all’evento) nel tendone delle feste, in località Fontanelle
Si tratta di espositori che giungono da varie parti d’Italia spesso legati alle realtà ferroviarie esistenti o devo si sta spingendo per la riattivazione della ferrovia.
Ferrovia, turismo , promozione della conoscenza dei prodotti del territorio , gastronomia , paesaggio e Dolomiti sono i temi forti di questo evento.
Presso gli stand si potranno effettuare degustazioni, acquistare prodotti, conoscere varie realtà ferroviarie.
Sabato mattina un TRENO DEL GUSTO 4X4 consentirà di fare 4 degustazioni sfiziose in 4 luoghi suggestivi di Predazzo e nel pomeriggio verrà presentato un gustoso SHOW COOKING dagli chef di Fassa-Fiemme e Cembra ed Ecoristorazione del Trentino.
Il tutto sarà accompagnato sabato alle ore 17,00 da una tavola rotonda aperta al pubblico sempre nel tendone delle manifestazioni dedicata al tema “ Ferrovia, Turismo, Territorio “ che sarà moderata da Bruno Felicetti Direttore dell’APT di Fiemme.
Domenica 5  dalle ore 10,00 alle ore 16,00 in collaborazione con Poste Italiane verranno attivati due annulli postale dedicati al Festival Europeo del Gusto e Desmontaga di Predazzo.
L’annullo verrà apposto su una cartolina postale che vuole promuovere la progettazione della nuova Ferrovia dell’Avisio.
Alla luce delle attenzioni riscosse in Svizzera, Austria e Germania circa la manifestazione in oggetto, il proposito è di ragionare sin da ora all’edizione 2015 con l’obbiettivo di accompagnare il nuovo evento con ulteriori iniziative legate alla mobilità dolce

Questo grande evento coincide anche con due momenti molto significativi per il paese di Predazzo; proprio quest'anno ricorre infatti il Ventesimo della Desmontegada, che si terrà proprio domenica 5 ottobre come momento conclusivo dell'intera kermesse, nonchè il Ventesimo del gemellaggio con Hallbergmoos, località tedesca situata a pochi chilometri da Monaco di Baviera.

Gli amici bavaresi saranno presenti in gran numero a questo evento ( sono previsti ben quattro pullman ) dando così a tutta la manifestazione quel tocco di internazionalità che ci si prefiggeva quando è stata lanciata l'idea.

Il concetto di fondo dell'intera iniziativa era infatti quello di arricchire un periodo solitamente di bassa stagione con una proposta ricca di temi legati alla mobilità, alla cultura, alla promozione del territorio attraverso i propri prodotti nonchè al divertimento, dando al tutto un taglio il più internazionale possibile.

Parlando di divertimento merita certamente segnalare gli appuntamenti musicali messi in cantiere, che prevedono un concerto rock con Graziano Romani e il suo gruppo ( alcuni di loro hanno suonato per anni con Ligabue ) venerdì 3 ottobre ad ore 21, la serata country di sabato 4 con la Blue Buffalo Band, sempre ad ore 21 ed il pomeriggio a tutto folk con la Dolomiten Bier Band di domenica 5 ottobre con inizio ad ore 14.30, dopo il pranzo alpino.

Musica per tutti i gusti e proposte a 360° per un fine settimana tutto da vivere.

sabato 9 agosto 2014

Il festival della montagna torna in Vallarsa dal 21 al 24 agosto TRA LE ROCCE E IL CIELO

TRA LE ROCCE E IL CIELO 2014


TRA LE ROCCE E IL CIELO, il Festival dedicato a chi vuole vivere la montagna con consapevolezza torna in Vallarsa dal 21 al 24 agosto.
L’architettura di montagna e i cambiamenti climatici, l’identità delle etnie respinte, il centenario della Grande Guerra e la relazione tra uomo e natura saranno gli argomenti principali dell’edizione 2014 del Festival.
Mostre, film, incontri, uscite sul territorio, convegni, laboratori, concerti, spettacoli, presentazioni di libri arricchiranno i quattro giorni della manifestazione – organizzata dall’associazione culturale Tra le rocce e il cielo in partnership con Accademia della montagna del Trentino – che si svolge nel suggestivo e incontaminato ambiente della Vallarsa (TN), all’ombra delle Piccole Dolomiti.
Nella prima giornata dedicata all’arte della montagna, giovedì 21 agosto, dopo l’inaugurazione protagonista sarà il progetto La via dei mulini. Associazione Elementare indagherà l’energia dell’acqua capace di generare vita e diventare forza motrice, alimentando l’immaginazione, la creatività e sogni individuali e di comunità. L’anteprima teatraleLa luna sull’uomo tratterà la relazione tra uomo e natura come una chimera tra sogno e realtà. La performance di danza contemporaneaScivias – Conosci le vie attraverso l’interazione di movimento, suono ed immagine reinterpreterà in chiave simbolica il mulino.
Durante lagiornata delle lingue madri, venerdì 22 agosto, filo conduttore sarà il convegno “Identita’ in bilico. Narrare il mondo con gli occhi delle etnie respinte. Verrà affrontato lo spinoso tema del rapporto conflittuale stato nazione – identità etnica minoritaria. Interverranno esponenti dei gruppi etnici cimbri, mocheni, ladini, occitani e walser, ma anche ospiti internazionali: una tedesca dei Sudeti, un’armena, un curdo e un ex monaco tibetano. Il concerto spettacolo “12 CANTI PER 12 LINGUE” accompagnerà il pubblico in un appassionante cammino per le strade delle 12 lingue minoritarie d’Italia.
Il convegno “Abitare la montagna che cambia. Dai mutamenti climatici ai nuovi modi di vivere i territori alpini”aprirà la giornata dedicata alla vita in montagna, sabato 23 agosto. Si tenterà di spiegare perché il clima sta cambiando e come ne risente la montagna, e si indagheranno le prassi e le tecnologie per tornare ad abitare, in modo responsabile e sostenibile, in alta quota. Con il meteorologo Luca Mercalli si parlerà degli scenari climatici futuri, e di cosa ognuno di noi può fare per aiutare il nostro pianeta in questa complessa fase di trasformazione dell’ecosistema.
Domenica 24 agosto, la giornata della storia ospiterà ilRecital – Tavola rotonda DONNE NELLA TEMPESTA. Voci femminili durante le Grande GuerraLo spettacolo ”MIA MEMORIA…” Testimonianze dei soldati trentini nella Grande Guerra darà voce ai combattenti trentini.
Il programma di Tra le Rocce e il cielo – visitabile sul sito www.tralerocceeilcielo.it - comprende anche un’escursione con “Pasubio100anni” sugli avamposti dell’artiglieria verso il Corno e una sul Sentiero della Pace, una passeggiata sonora e una camminata artistica letteraria con il Gruppo Sat di Vallarsa fino a Malga Siebe, dove gli scrittori di montagna presentano i loro libri.
Numerose saranno le mostre che raccontano la Grande Guerra grazie alle fotografie, le mappe e perfino le figure con cui il conflitto era raccontato ai bambini. Una mostra del MuSe indagherà come stanno cambiando i ghiacciai; un’esposizione della Fondazione Museo storico racconterà le terre coltivate del Trentino. “Cesare Battisti. L’ultima fotografia” e “La masseria delle Allodole” saranno parte della rassegna cinematografica proposta al Festival. Verranno premiati i vincitori del concorso fotografico “Abitare la montagna”.
Non mancheranno laboratori per i più piccoli, che potranno giocare con le lingue madri e con le energie rinnovabili.
Il festival è realizzato grazie alla Provincia Autonoma di Trento e alla Regione Trentino Alto Adige – Sud Tiröl, ed è patrocinata da Comune di Vallarsa, Comunità della Vallagarina, CAI e SAT.
Viene organizzato con il contributo di APT Rovereto e Vallagarina, Cassa Rurale di Lizzana e Fondazione Vallarsa e Trentino Marketing.
Prezioso per la realizzazione della manifestazione è il contributo degli altri sponsor: Cantine Vivallis, Trinco Automobili, Distilleria Marzadro, Grafiche Futura, Montura, AlpStation Isera e Schio e Calliari Fiori.

mercoledì 6 agosto 2014

FESTIVAL TRA LE ROCCE E IL CIELO Vallarsa, 21-24 agosto 2014



Accademia della Montagna del Trentino
Via Romagnosi 5
38122 Trento (TN)
 e
Associazione Culturale Tra le Rocce e il Cielo
Frazione Zendri 16
38060 Vallarsa (TN)
tel.: 392 2272326
fax: 0464 430636
e-mail:
tralerocceeilcielo@gmail.com
web:
http://www.tralerocceeilcielo.it
blog:
http://www.traroccecielo.blogspot.it



GIOVEDI' 21 AGOSTO 2014
Giornata dell'Arte della Montagna


POMERIGGIO:


ore 16.00 Teatro di Sant’Anna Presentazione dei filmati vincitori DOCUMENTEUR FILMFEST Ostana. Con Giacomo Lombardo.

ore 17.00 Teatro di Sant’Anna INAUGURAZIONE della manifestazione con Ugo Rossi, Tiziano Mellarini, Giuseppe Detomas, Egidio Bonapace, Iva Berasi, Geremia Gios, Ornella Martini, Stefano Bisoffi, Marta Baldessarini, Claudio Bassetti, Claudio Rossaro, Bruno Spagnolli. Segue rinfresco.


ore 18.00 Teatro di Sant’Anna Proiezione del film CORPI IN BILICO, opera collettiva sul tema Giovani e Lavoro: Vivere Felici, realizzato dagli allievi della Scuola di Cinema di Ostana. Presenta Fredo Valla.

ore 18.30 Spazio Elementare, Valmorbia:  LA VIA DEI MULINI.
            Progetto ideato e curato da associazione Elementare che indaga l'energia dell'acqua capace di generare vita e diventare forza motrice, alimentando l'immaginazione, la creatività e sogni individuali e di comunità. Si struttura in quattro momenti:
1.    fotografie e video mostreranno il rapporto gravitazionale dell'acqua e la relazione tra ecologia e sicurezza idrogeologica. A cura di Massimo Falqui Massidda e Andi Stefo.
2.    TOTEM multisensoriale parlerà delle relazioni cinetiche che l'uomo ha saputo generare attraverso i mulini, descrivendo il valore aggiunto che aumenta le possibilità di scambio attraverso questi meccanismi che usano l'acqua. Progettazione di Ilaria Bassoli e Davide Vivaldi.
3.    mangiare insieme darà alle persone la possibilità di confrontarsi con gli autori delle fotografie e delle sculture ragionando sulla forza moltiplicatrice dei mulini.
4.    descrizione degli 11 mulini che in passato si trovavano lungo le rive del fiume Leno. Progetto di catalogazione a cura di Marco Malossini.


SERA:

ore 20.30 Spazio Elementare Valmorbia       LA VIA DEI MULINI:  La luna sull’uomo (anteprima).  Anteprima teatrale che indaga la relazione tra uomo e natura come una chimera tra sogno e realtà. La luna ben rappresenta questa tensione dell'uomo ad andare oltre. Un racconto teatrale di tentativi e fallimenti, come elogio non tanto al sogno in sé quanto all’avventura che sta dietro e dentro ad esso per realizzarlo. Testo e regia di Carolina De La Calle Casanova con Federico Vivaldi, macchina scenica di Ilaria Bassoli e Davide Vivaldi, voce registrata di Milena Coser.






ore 22 Spazio Elementare, Valmorbia LA VIA DEI MULINI: scivias - conosci le vie (anteprima). Il mulino è centro di trasformazione dell’energia e della materia, luogo di movimento e di vita, di trasmutazione delle forze della natura e della materia grezza, che attraverso il processo sinergico di forze naturali e lavoro dell’uomo diventa nutrimento e condivisione.    Attraverso l’interazione di movimento, suono ed immagine, la performance si propone di ridare vita a questo dinamismo reinterpretandolo in chiave simbolica. Ciò che emerge è l'atto creativo, frutto del processo di incontro fra l'uomo e la natura. Performance di danza contemporanea a cura di Erica Cappelletti, proiezioni video di Massimo Vicentini.

ore 23 Spazio Elementare, Valmorbia LA VIA DEI MULINI: CONNECTED DUO – Sonorità jazz, indie e acoustic e memorie di macchine motrici.




VENERDI' 22 AGOSTO 2013
Giornata delle Lingue madri


MATTINA:

ore 8 Partenza dal rifugio Monte Zugna USCITA LUNGO IL SENTIERO DELLA PACE fino al Parco della Pace e a Passo Buole, dove fu combattuta una delle più terribili battaglie della Grande Guerra. Accompagnano Martino Cornali e Claudio Fabbro, “pellegrini civili sul Sentiero della Pace” per Fondazione Opera Campana dei Caduti. Il primo tratto da Rifugio Monte Zugna fino al Parco della Pace è adatto per famiglie e bambini. E’ necessario abbigliamento da montagna.

ore 9.00 Teatro S.Anna Convegno IDENTITA' IN BILICO. NARRARE IL MONDO CON GLI OCCHI DELLE ETNIE RESPINTE.  
ESCLUSIONE-INTEGRAZIONE: il fluttuare dell’identità lungo il corso dei secoli. Tavola rotonda. Coordina Annibale Salsa
Saluti del direttore dell’Ufficio Minoranze della Regione Sieghard Gamper.
Tavola rotonda con i rappresentanti delle lingue madri d’Italia: i cimbri Andrea Nicolussi Golo, Vito Massalongo e Hugo Daniel Stoffella, i ladini Werner Pescosta e Fabio Chiocchetti, il mocheno Leo Toller, l’occitana Ines Cavalcanti, la walser Beba Schranz, e Frédéric Spagnoli.

ore 11.00 Tendone Riva  INCONTRO DEI DELEGATI DEI BORGHI DI MONTAGNA
"Comunicare per esistere: un progetto comune di valorizzazione per le alte terre,  verso Expo 2015". Partecipano giornalisti, comunicatori e rappresentanti di Associazioni e Istituzioni Locali.

POMERIGGIO:

ore 14.00 Teatro S. Anna Convegno IDENTITA' IN BILICO. NARRARE IL MONDO CON GLI OCCHI DELLE ETNIE RESPINTE.
DIALOGHI, VISIONI, NARRAZIONI. Narrare il mondo con gli occhi delle etnie respinte. Coordina Riccardo Rella.
Proiezione del film THE LEAVING del tibetano Nodreng: l’arte di insegnare l’antica lingua in Tibet. Incontro con l’autore.
Wolftraud de Concini: Boemia andata e ritorno. Storia di una profuga tedesca dei Sudeti.
La poesia dell’identità. Incontro con Mehmet Altun, poeta curdo in Turchia.
Antonia Arslan: Narrare l’indicibile. Testimonianze del primo genocidio del XX secolo.

ore 14.30 Tendone Riva Laboratori linguistici per bambini: "UN GIORNO IN OCCITANO e TIBETANO. Gioca a parlare e scrivere nelle lingue d’alta quota". Con la collaborazione di Associacion “Chambra D’Oc” e associazione Italia-Tibet.

ore 16.30 Teatro S.Anna Proiezione del film "LA MASSERIA DELLE ALLODOLE" dei fratelli Taviani (2007) sulla diaspora del popolo armeno. Il film, tratto dal libro omonimo, narra la tragica e dimenticata storia del genocidio degli armeni turchi del 1915, in quello che viene generalmente definito come la prova generale della shoah ebraica ad opera dei nazisti. L'autrice del testo, Antonia Arslan, incontra il pubblico. Presenta Andrea Nicolussi Golo.




ore 17.30 Museo della civiltà contadina, Riva PASSEGGIATA SONORA fino al forte Parmesan, Attraversare il territorio esplorando l’ambiente non solo con gli occhi. Compiere un percorso, a piedi, in cui concentrare l’attenzione su tutto ciò che sentiamo, i suoni della natura e la musica. L’escursione è adatta per famiglie e bambini. Con Francesca Aste.

ore 19 Museo della civiltà contadina, Riva Concerto del flautista FABIO MINA, tra improvvisazione, musiche extraeuropee, elettronica dal vivo e suono d’ambiente, un percorso sonoro che cerca di nutrirsi dell’energia del luogo.


SERA:

ore 21 Tendone Riva Concerto spettacolo omaggio alle minoranze linguistiche storiche italiane "12 CANTI PER 12 LINGUE". Lo spettacolo unisce musica, canto, recital e multimedialità: il suono della lingua e una breve narrazione, affiancate da una cartina multimediale dell'Italia, accompagneranno lo spettatore in un appassionante cammino per le strade delle lingue minoritarie albanese, catalana, germanica, greca, slovena, croata, francese, francoprovenzale, friulana, ladina, occitana, sarda.






SABATO 23 AGOSTO 2013
Giornata della vita in montagna


MATTINA:

ore 10 Partenza da Ometto PASSEGGIATA ARTISTICA LETTERARIA. Itinerario all’ombra della Piccole Dolomiti a cura del Gruppo Sat di Vallarsa, attraverso la mostra immersa nella natura “Il Luogo delle Fotografie”, di Marco Angheben. Arrivo a malga Siebe alle ore 12.30. Ė necessario abbigliamento da montagna. Pranzo al sacco.
Alle 14, gli scrittori di montagna raccontano i loro libri: “Appigli invisibili” di Roberto Mantovani, “Indio” di Franco Perlotto, “In lungo e in largo - due traversate del Trentino a piedi” di Gigi Zoppello, “Vivere e scoprire” di Mario Corradini. Presenta Filippo Zolezzi.

ore 9 Teatro S.Anna Convegno ABITARE LA MONTAGNA CHE CAMBIA
Mutamenti climatici e nuovi modi di vivere le Alpi
Ritornare ad abitare la montagna
Ripopolare i paesi dei territori alpini. Qual è l’equilibrio tra il sostegno ai nuovi insediamenti e la tutela dell’identità di montagna? Con Giacomo Lombardo, Claudio Coradazzi, Francesco Guzzonato. Coordina Luca Gibello.
Agli estremi dell'abitare
Se un tempo la casa di montagna era una sorta di "macchina" in funzione del lavoro dei campi, destinata anche all'abitazione dell'uomo, oggi come può l'architettura inserirsi nell'ambiente di montagna? Rifugi e case sugli alberi, con Luca Gibello e Nicola Chiavarelli.


POMERIGGIO:

ore 14.30 Teatro S.Anna Convegno ABITARE LA MONTAGNA CHE CAMBIA Mutamenti climatici e nuovi modi di vivere le Alpi
Il clima che cambia. Studiare il passato per essere pronti al futuro
Il clima sta cambiando. Come possiamo prepararci ai nuovi scenari che si prospettano? Quali sono i segnali d'allarme, e cosa possiamo fare per evitare di raggiungere l’emergenza? Con Marco Avanzini e Christian Casarotto (MuSe), Roberto Barbiero (Osservatorio trentino sul Clima, dipartimento Protezione Civile PAT).
Le Alpi e il clima: affrontiamo il cambiamento
La montagna è più virtuosa? Come possono agire i comuni alpini per ridurre la pressione sul clima? E cosa fare se il clima cambia? Azioni e possibilità concrete. Con Antonio Chiadò (Alleanza nelle Alpi), Luca Cetara (EURAC, Convenzione delle Alpi). Coordina Francesco Musco (Università Iuav di Venezia).

ore 14.30 Tendone Riva LE ENERGIE RINNOVABILI IN MONTAGNA laboratorio per bambini. I più piccoli sperimenteranno come funziona la produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, solare termico, solare fotovoltaico). Tutti saranno invitati a testare le diverse modalità in cui è possibile produrre energia. A cura di associazione H2O+.



ore 17.30 Tendone Riva Presentazione della mostra L'ECOVIGILE CHE VORREI. Esposizione dei disegni dei bambini della scuole primarie della Comunità della Vallagarina, che hanno partecipato ad un progetto promosso dalla Comunità per sensibilizzare i bambini sul tema dei rifiuti. I bambini - rappresentando al meglio le 4R: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero - hanno disegnato l'ecovigile dei loro sogni. A cura di associazione H2O+, con Marta Baldessarini.

ore 18.15 Tendone Riva passeggiata alla mostra ARCHITETTURA ARTE NATURA – Prototipi di case sugli alberi. In esposizione i risultati dei laboratori di progettazione di treehouses realizzati dai bambini della scuola elementare “F. Cavallin” di Vallarsa, e dai ragazzi delle scuole superiori  di Este, Fiera di Primiero e Treviso. A cura di studio MQaa.


SERA:

ore 21 Tendone Riva Conferenza LA MONTAGNA E I CAMBIAMENTI CLIMATICI: IL CANARINO NELLA MINIERA? Come il clima che cambia influisce su un ambiente delicato e sensibile, mandando segnali precoci di complessi scenari futuri con i quali dovremo fare i conti, e come - se ascolteremo con attenzione tali segnali invece di ignorarli - potremo minimizzare i danni. Con il meteorologo Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, RAI3 Che tempo che fa.
Presenta Roberto Mantovani.



DOMENICA 24 AGOSTO 2013
Giornata della Storia


MATTINA:

ore 8 Partenza da Raossi (parcheggio) USCITA SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA Da Raossi al Sommele, gli avamposti dell’artiglieria verso il Corno. Escursione lungo il percorso audio-guidato PAPA a cura dell’associazione Pasubio100Anni. E’ necessario abbigliamento da montagna.

ore 11 Museo della Civiltà contadina, Riva Presentazione del libro AD EST DEL ROMANTICISMO a cura  di Accademia della Montagna del Trentino, con gli autori Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio. Partecipano gli alpinisti Elio Orlandi e  Armando Aste. Presenta Filippo Zolezzi.

ore 12 Museo della Civiltà contadina, Riva Andrea Nicolussi Golo racconta il suo libro “DIRITTO DI MEMORIA”. Presenta Carlo Martinelli.


POMERIGGIO:

ore 16 Museo della civiltà contadina-scuola, Riva LA DANZA DELLE FALENE. I TRE CAPELLI D’ORO. Piccola fiaba per adulti e bambini di Paola Farinati con performance di Osvaldo Maffei. Gruppi di 8-10 persone saranno accompagnati nelle stanze del museo: “Entrate nella casa di un tempo, entrateci con attenzione, non dovrete fare nulla, solamente ascoltare e lasciarvi trasportare un attimo in un mondo immaginario”.

ore 16.30 Museo della Civiltà contadina, Riva  Premiazione del CONCORSO FOTOGRAFICO “ABITARE LA MONTAGNA”. Presentazione e assegnazione dei premi alle opere vincitrici, nelle sezioni Miglior Fotografia Social, Selezione della Giuria, Selezione del Pubblico.

ore 17.30 Museo della Civiltà contadina, Riva  Recital - Tavola rotonda  DONNE NELLA TEMPESTA. Voci femminili durante le Grande Guerra, con Luciana Palla, Rosanna Cavallini e Francesco De Nicola.
Intermezzi recitativi e musicali di Walter e Chiara Salin, con canti al femminile e letture di scritti e diari di donne nella guerra. Presenta Roberto Mantovani.


SERA:

ore 20.00 Teatro Sant’Anna Proiezione del film “CESARE BATTISTI. L’ULTIMA FOTOGRAFIA” di Clemente Volpini, regia di Graziano Conversano, prodotto da Rai Educational – Rai Storia, in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino. Presenta il film Giuseppe Ferrandi.


ore 21.30 Teatro  Sant’Anna Spettacolo "MIA MEMORIA…" Testimonianze dei soldati trentini nella Grande Guerra. Testi estratti dal volume di Quinto Antonelli "I dimenticati della Grande Guerra. La memoria dei combattenti trentini (1914-1920)" con Amedeo Savoia, Renato Morelli, T.T.T. express e Cantori di Verméi. Presenta Giuseppe Ferrandi.

sabato 26 luglio 2014

'Vivere il Grappa' a Treviso, Piccola Atene




A Treviso, Piccola Atene ( la rassegna informativa promossa dalla rete dei Borghi Europei del Gusto
a sostegno del rilancio culturale e imprenditoriale del centro storico), nella serata dedicata alla Osteria Muscoli's in Pescheria, è intervenuto fra gli ospiti il Presidente del Consorzio Vivere il Grappa, per raccontare a giornalisti e comunicatori il suo territorio.

“Vivere il Monte Grappa attraverso la sua storia, la natura incontaminata, lo sport. Ascoltare le storie raccontate dai malgari, camminare sulle dorsali, spiccare il volo con il parapendio, raggiungere la cima in bici o fermarsi ad ascoltare il canto degli uccelli. Il Monte Grappa accoglie tutti con la sua disarmante semplicità, regalando sensazioni di pace e libertà. Le valli sconvolte dalle granate della Grande Guerra, brulicanti di soldati all’assalto, ora sono silenziose e tranquille, profumate di lamponi e mirtilli. Sacro e profano si fondono in un tutt’uno, in un paesaggio unico che da sempre ha ammaliato i viaggiatori di tutti i tempi…”
IL CONSORZIO TURISTICO "Vivere il Grappa" promuove, qualifica e incrementa il turismo e le attività economiche - sociali e culturali del territorio di Borso del Grappa e della Pedemontana. Dal settembre 2005 il Consorzio Turistico è inoltre il GESTORE DI SITO della zona di volo "Monte Grappa".

Ad ascoltare l'intervento (fra gli altri) ricordiamo Giampaolo Zorzo (Ufficio Stampa della Prefettura, direttore resp, di Trevisosette, coll. de Il Gazzettino e La Gazzetta dello Sport) ; Giuseppe Gaspari (fotogiornalista e Palato Anarchico, Calabria) ; Gregorio Sparacino (dir. Iter Vitis, Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa) ; la redazione della trasmissione multimediale L'Italia del Gusto ; il Sindaco di Santa Margherita del Belice (il paese de il Gattopardo), in Sicilia.

Ma il Consorzio è stato presente anche alla antica Osteria alla Grotta, dove il classico menù alla trevigiana ( pasta e fagioli, trippe e …. sarde in saor), è stato accompagnato dai vini della Cantina Luvit di Luca Gollin di Borso del Grappa.
Luca Gollin, giovane selettore della Pedemontana del Grappa, ha proposto alcune delle gemme di casa : il PROSECCO Luvit FRIZZANTE SPAGO DOC TREVISO e il PROSECCO Luvit TRANQUILLO DOC TREVISO.
E' intervenuto Paolo Benvenuti (Direttore Ass.Nazionale Città del Vino e Amm. Delegato della Enoteca di Siena).

sabato 12 luglio 2014

La zona di Vidor e Farra di Soligo in Europa – L'intervento di Laura Panizutti di Banca Mediolanum


Lo stage di informazione sul tema 'Il paesaggio della vite e del vino', inserito nelle 24 settimane del progetto Comunicare per esistere verso Expo 2015, si è svolto all'interno della rassegna informativa
Treviso, Piccola Atene ed ha conosciuto la partecipazione di Paolo Benvenuti (Presidente dell'Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa Iter Vitis e presidente nazionale della Associazione nazionale Città del Vino) e di Gregorio Sparacino (direttore dell'Itinerario e Presidente delle Strade del vino di Sicilia).
Per quanto riguarda la zona del prosecco, la rete dei borghi europei del gusto ha proposto la zona che va da Vidor a Soligo, quale area da candidare alla partecipazione europea, perchè ricca di storia e di spunti enogastronomici d'eccellenza.
La candidatura è stata preceduta da un intenso lavoro di visite e incontri che hanno toccato l'azienda
agricola Frozza a Colbertaldo di Vidor ( due gli incontri con la redazione della trasmissione televisiva L'Italia del Gusto) , la Macelleria Robert a Farra di Soligo ( con i suoi salumi artigianali);
il panificio Antico Forno di Caerano San Marco ; la Mic-Sar di Montebelluna ( per il cibo di strada) ; la Società Cooperativa Pedemontana San Pio X di Cavaso (per i formaggi), la Pizzeria al Gallo di Pieve di Soligo .
L'iniziativa è stata sostenuta ed appoggiata da Laura Panizutti, Family Banker di Banca Mediolanum. “Non si è trattato di una semplice sponsorizzazione – osserva Laura Panizutti -, ma di una vera e propria partnership,con interventi nel corso degli incontri e dei dibattiti, non solo per presentare i prodotti e la filosofia di Banca Mediolanum, ma per portare un contributo concreto alle tematiche affrontate. In un certo senso, gli imprenditori hanno ‘sentito’ una presenza diversa,affidabile”.
La presenza di Banca Mediolanum conferma una scelta e una vocazione del Gruppo Bancario di essere vicino alle iniziative che si svolgono nelle comunità locali, al fine di dare una visibilità sul territorio e di sostenere con convinzione le attività culturali,sportive e del tempo libero che il mondo del volontariato organizza ed esprime.

sabato 28 giugno 2014

Le Giornate Medievali portano San Zenone degli Ezzelini in Europa






Le Giornate Medievali (Nella Terra di Ezzelino) hanno portato  San Zenone degli Ezzelini a far parte della rete dei Borghi Europei del Gusto.
Una opportunità che inserisce la comunità (grazie al Patrocinio della Civica Amministrazione) nel progetto 'Comunicare per Esistere', finalizzato alla valorizzazione del territorio.
Giornalisti e comunicatori di altri borghi e altri territori 'incroceranno' le conoscenze e le informazioni su temi quali il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico ; il patrimonio architettonico e l'abitare .
Nel corso delle Giornate Medievali si terrà la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa
in Villa Marini Rubelli, per tracciare il percorso pluriennale del progetto.
Dopo la conferenza stampa di Treviso, la redazione della trasmissione multimediale L'Italia del Gusto ha già realizzato molte interviste in aziende di San Zenone degli Ezzelini, soprattutto quelle che hanno contribuito con sensibilità alle Giornate Medievali.



Foto news 300 

NELLA TERRA DI EZZELINO | 4-5-6 Luglio 2014
Giornate Medievali
a SAN ZENONE DEGLI EZZELINI Località Sopracastello

Programma:

VENERDI' 4 luglio - Presso Villa Marini Rubelli
"Alla tavola di Alberico"
Banchetto medievale su prenotazione con la famiglia dei Da Romano
(335 135 90 44 Antonia - 320 308 84 41 Alessandro - academia.sanzenone@gmail.com - attenzione entro e non oltre il 2 luglio 2014)

SABATO 5 luglio
- dalle ore 17.00 Piana degli Armeni, apertura manifestazione con: accampamenti medievali Borgo dei bambini, intrattenimenti vari (sino alle 24.00)
-ore 18.00-20.00 Borgo dei bambini lettura ad alta voce di storie e leggende.
-ore21.00 Corteo Storico
-ore22.00 - "DOMINIO DEL SOLE OSCURO" (Chi era Ezzelino?)

DOMENICA 6 luglio
- dalle ore 9.00 Apertura accampamenti medievali , falconeria, mercato e borgo bambini con laboratori di scriptura e tessitura
- ore 9.30 - 3° TORNEO DI TIRO CON L'ARCO "LA DISFIDA DEGLI EZZELINI" a seguire dimostrazione di Falconeria con addestramento, scaramucce e duelli a sorpresa
- ORE 21.30 "IL DOMINIO DEL SOLE OSCURO" (contina la saga dei Da Romano)
- ore 22.00 Duello con spade e mazze infuocate

ATTENZIONE DOMENICA 24 AGOSTO | ore 21.00
Presso il sito storico di San Zenone (Torre degli Ezzelini)
rievocazione dell'eccidio e fine della famiglia dei "DA ROMANO".
Alberico con la famiglia e alcuni fedeli si rifugiò nel castello di san Zenone dove venne assediato nella tarda primavera del 1260 da un esercito nemico. Il castello venne conquistato mediante tradimento il 24 agosto dello stesso anno...

La conferenza stampa alla Trattoria 2 Mori a Treviso - La presentazione delle Giornate Medievali di San Zenone degli Ezzelini

 


E' stata la Trattoria 2 Mori di via Bailo a Treviso ad ospitare la conferenza stampa a convivio per la presentazione dei progetti e delle iniziative di informazione di Treviso, Piccola Atene.
" Una osteria che ha visto nascere l'avventura de Il Nuovo Cagnan, con la direzione di Mirko Trevisanello e la direzione onoraria di Remigio Forcolin d'Aci Castello. Quante volte gli assatanati
redattori del roseo foglio hanno consumato ombre e cicchetti da Renato, dilazionando i pagamenti, severamente impegnati sulle quattro esse (siamo sempre senza soldi !) ".

In apertura il racconto delle Giornate Medievali di San Zenote degli Ezzelini. Presenti il Sindaco di San Zenone, il presidente della Pro Loco e 'la' Presidente della Academia Sodalitas Ecelinorum (accompagnata dal regista delle Giornate).

Foto news 300 

NELLA TERRA DI EZZELINO | 4-5-6 Luglio 2014
Giornate Medievali
a SAN ZENONE DEGLI EZZELINI Località Sopracastello

Programma:

VENERDI' 4 luglio - Presso Villa Marini Rubelli
"Alla tavola di Alberico"
Banchetto medievale su prenotazione con la famiglia dei Da Romano
(335 135 90 44 Antonia - 320 308 84 41 Alessandro - academia.sanzenone@gmail.com - attenzione entro e non oltre il 2 luglio 2014)

SABATO 5 luglio
- dalle ore 17.00 Piana degli Armeni, apertura manifestazione con: accampamenti medievali Borgo dei bambini, intrattenimenti vari (sino alle 24.00)
-ore 18.00-20.00 Borgo dei bambini lettura ad alta voce di storie e leggende.
-ore21.00 Corteo Storico
-ore22.00 - "DOMINIO DEL SOLE OSCURO" (Chi era Ezzelino?)

DOMENICA 6 luglio
- dalle ore 9.00 Apertura accampamenti medievali , falconeria, mercato e borgo bambini con laboratori di scriptura e tessitura
- ore 9.30 - 3° TORNEO DI TIRO CON L'ARCO "LA DISFIDA DEGLI EZZELINI" a seguire dimostrazione di Falconeria con addestramento, scaramucce e duelli a sorpresa
- ORE 21.30 "IL DOMINIO DEL SOLE OSCURO" (contina la saga dei Da Romano)
- ore 22.00 Duello con spade e mazze infuocate

ATTENZIONE DOMENICA 24 AGOSTO | ore 21.00
Presso il sito storico di San Zenone (Torre degli Ezzelini)
rievocazione dell'eccidio e fine della famiglia dei "DA ROMANO".
Alberico con la famiglia e alcuni fedeli si rifugiò nel castello di san Zenone dove venne assediato nella tarda primavera del 1260 da un esercito nemico. Il castello venne conquistato mediante tradimento il 24 agosto dello stesso anno...

domenica 20 aprile 2014

La val di Fassa,val di Fiemme e val di Cembra al VII Festival Europeo del Gusto di Grantorto - A maggio la presentazione a Maser, per 'Comunicare per Esistere'

Festival Europeo del Gusto a Grantorto

un’occasione per parlare di mobilità e territorio . A questo appuntamento ha partecipato anche l'Associazione Transdolomites sabato 1 marzo .
Per la stesura della  relazione di presentazione ha collaborato in maniera determinate Anna Mazzel programmista della Redazione RAI Ladina di Bolzano.
Massimo Girardi è entratao a far parte del Consiglio della rete dei Borghi Europei del Gusto

 Presentazione storico- geografica:


La val di Fassa, val di Fiemme e val di Cembra, sono le tre valli lungo le quali è stato progettato il percorso del trenino dell’Avisio, il fiume che le percorre dalla Marmolada a Lavis per poi gettarsi nell’Adige.La popolazione locale totale è di circa 41.000 persone che aumentano notevolmente durante il periodo estivo ed invernale visto che la zona ha ampia vocazione turistica.
Il turismo caratterizza soprattutto la Valle di Fassa (ca. 10.000 ab. 7 comuni) situata nel cuore delle Dolomiti con il loro affascinante passato geologico. Emerse dal mare tropicale conservano infatti nelle loro rocce innumerevoli testimonianze di una vita marina iniziata 290 milioni di anni fa. Le enormi pressioni dell’era glaciale ed i fenomeni erosivi hanno continuato a modellare, nel corso dei millenni, i profili dei "Monti Pallidi" con torrioni, guglie, cime frastagliate, pinnacoli, fino a trasformarle in quei possenti ed incantevoli monumenti che sono oggi. Quando la luce del sole si riflette sulle pareti delle Dolomiti, tingendole di rosso fuoco, o, quando all’alba i primi raggi penetrano all’orizzonte, ecco realizzarsi l’incredibile fenomeno dell’Enrosadira, un’esplosione di colori che in pochi attimi trasforma il panorama e anima magicamente le montagne e tutto il paesaggio circostante. Numerose sono la “contìes” legate al fascino e bellezza delle montagne che rispecchiano anche la cultura e tradizione orale della valle… sembra infatti che gli albori della letteratura ladina, la lingua parlata dalla popolazione di Fassa, abbia origine proprio nelle leggende.
Ogni cima è legata alle leggende : il Catinaccio, Rosengarten in tedesco, è il giardino delle rose di Re Laurin, il Sassolungo, la terra della principessa trasformatasi in usignolo, i Monti Pallidi, come spesso vengono definite le Dolomiti, il frutto del lavorio dei “zeberchies” gli gnomi che filando la luce della luna le resero più luminose ed accoglienti per la principessa della Luna…. Regina incontrastata di queste montagne per la maestosità e l’imponenza è la Marmolada (3.342 m s.l.m.) che comprende il ghiacciaio più esteso delle Dolomiti, il cosiddetto "mare gelato".
Il 26 giugno 2009 a Siviglia le Dolomiti sono state ufficialmente riconosciute dall’Unesco come Patrimonio Mondiale Naturale dell’Umanità. La particolarità di queste montagne si rispecchia anche nella popolazione che parla una lingua antica, il ladino, ed è riconosciuta come minoranza linguistica assieme alle popolazioni delle vicine valli di Badia, Gardena, Livinallongo e Ampezzo. Lingua, usi e costumi di Fassa sono particolari ed ancor oggi amati e conservati dalle genti e sostenuti dell’Istituto Culturale Ladino e del Museo Ladino che raccoglie e studia i materiali inerenti alla storia, all’economia, alla lingua, al folclore, alla mitologia, ai costumi ed usi della comunità ladina. Questi enti si trovano a San Giovanni (comune di Pozza) accanto all’antica chiesa in stile gotico dedicata al Santo che dà il nome alla frazione ed era anticamente il fulcro della vita religiosa della valle. Di epoca assai remota è invece la chiesa di Santa Giuliana, patrona della val di Fassa, che risale all’epoca precarolingia. Essa fu costruita su un luogo di culto preistorico, luogo sacrificale della popolazione che abitava queste valli in età retica. Si erge ai piedi delle Dolomiti, su di un colle che sovrasta tutta la valle. All’interno si possono ammirare pregiate opere d’arte e sulla volta troneggia la Santissima Trinità in un'unica persona a tre visi. Si tratta di una delle pochissime raffigurazioni della Santissima Trinità con triplice volto ancora conservate. L'autore degli affreschi è un buon artista appartenente alla cerchia del maestro Leonardo che operava a Bressanone verso il 1540.
La bellezza delle Dolomiti e le sue peculiarità attraggono ogni anno migliaia di persone ma, nonostante la forte antropizzazione del territorio e l’intenso sfruttamento turistico, la valle di Fassa presenta ancora qualche angolino tipico e tranquillo come le frazioni di Penìa (comune di Canazei) , Pian (comune di Campitello) Someda o Peniola (comune di Moena) dove si possono vedere le costruzioni tipiche di casa con forno a vista e stalla o fienile.
Un’ economia mista presenta invece la valle di Fiemme, (ca. 20.000 ab. 11 comuni ) fattasi promotrice di varie edizioni di Campionati del mondo di sci nordico valorizzando gli ampi spazi di fondovalle. Ricchi sono i suoi boschi gestiti secondo una consuetudine comunitaria grazie all’istituzione della Magnifica Comunità di Fiemme agli inizi del XII secolo. Un ente di tipo feudale il cui primo riconoscimento ufficiale è datato 1111 d.C. che gestisce tuttora un rilevante patrimonio boschivo ed immobiliare soggetto ad usi civici, proprietà della Comunità dei Vicini (residenti nel territorio) . La sede storica della Magnifica Comunità è un palazzo rinascimentale a Cavalese, le cui stanze sono splendidamente affrescate ed ospitano una vasta collezione di dipinti della Scuola Pittorica di Fiemme: gli Unterperger, Alberti, Longo, Rovisi, Giovanelli, Bonora e Vanzo.
Particolarità dei boschi della valle di Fiemme è la qualità degli abeti rossi il cui pregiato legno di risonanza era apprezzato già da Stradivari e da altri maestri liutai. Per le straordinarie caratteristiche acustiche, l’abete rosso di risonanza è tuttora ricercato per realizzare le tavole armoniche di pregiati strumenti a corda quali organi, pianoforti, violini, viole e altri ancora.
L’azienda Ciresa di Tesero, che realizza tavole armoniche, ha calcolato che  nel mondo suonano 160 mila pianoforti grazie all’abete di Fiemme. Accanto al legno di notevole interesse sono anche le rocce e non è un caso che il museo civico di geologia nasca a Predazzo in una zona già nota tra gli studiosi del secolo scorso come il giardino geologico delle Alpi. Il Museo valorizza e promuove la conoscenza del
patrimonio geologico e mineralogico locale, proponendo laboratori didattici interattivi e organizzando escursioni guidate alla scoperta di questo affascinante mondo in cui è scritta la storia della Terra e in particolare delle Dolomiti, con il sentiero geologico del doss Capèl, i percorsi della Malgola, dei monti Monzoni e delle miniere della Bedovina.

La valle di Cembra sotto il profilo storico- geografico si differenzia notevolmente dalle altre due, qui la viticoltura, imposta con la forza dall’uomo alla natura aspra della valle, si è realizzata attraverso i terrazzamenti che rendono il paesaggio davvero indimenticabile.
L’ambiente è piuttosto duro e povero e consta di 11 comuni con varie frazioni il cui capoluogo è Cembra ( 665 m.s.l.m.). Cembra sorge nel cuore della Valle, su un ampio terrazzo glaciale, aperto verso mezzogiorno su un ampio panorama. il Centro è ornato da palazzi signorili e contrade rurali: Campagna Rasa, I Piaggi, S.Rocco, S.Pietro, la Carraia e Fadana La valle è uno dei maggiori centri trentini della produzione pregiata del vino; i suoi vigneti scendono verso la Valle dell'Avisio, intensamente coltivati offrendone un bellissimo paesaggio.
L’eccellenza paesaggistica rurale di questa valle trentina viene esaltata dallo splendido connubio tra il paesaggio vitato, modellato sui dolci terrazzamenti da secoli di duro lavoro umano, e l’asprezza e la severità del territorio forestale e alpino che gli fa da cornice.
La “viticoltura eroica” praticata da millenni è stata resa possibile grazie ai terrazzamenti sostenuti da migliaia di antichi muri a secco che hanno uno sviluppo complessivo di circa settecento chilometri. Tali opere hanno richiesto un lungo e complesso lavoro comunitario che ha originato un legame particolarmente forte tra la gente e la sua terra e, attraverso la capillare messa a coltura di terreni boscati, ha permesso di ricavare i terrazzi dai pendii per facilitare la coltivazione ed evitare l’erosione delle terre arabili. La loro costruzione e manutenzione, ottenuta con tecniche antiche tramandate da generazioni, nonostante i secoli trascorsi mostra ancora tutta la sua efficacia.
Questo patrimonio paesaggistico è tuttavia sottoposto a molteplici minacce, ma allo stesso tempo oggetto di crescenti interessi. Per la sua unicità storico-rurale, nonché per il suo valore estetico ed etico, rappresenta un importante riferimento per le politiche di conservazione e salvaguardia paesaggistica nazionali ed internazionali. Il Ministero delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha recentemente nominato la zona “Paesaggio rurale storico d’Italia” ed ha suscitato anche un interesse a livello europeo.
Altra importante fonte di reddito della valle è l’estrazione e la lavorazione del porfido.
Ma maggiore attrazione della Val di Cembra è quella delle
piramidi di terra di Segonzano: i “òmeni de Segonzàn” come popolarmente e con tono familiare e umano vengono chiamate in valle. Sono quattro gruppi di piramidi (alte fino a 20 metri) risultanti da un fatto erosivo: portano in testa una grande pietra e sono considerate le più belle del mondo.
Fra le poche opere d’arte una emerge per squisita eleganza: è la chiesa di San Pietro, a Cembra, del 1100. Ha uno slanciato campanile a trifore sormontate da quadriforme romaniche e all’interno è pressoché completamente affrescata. Solo il dipinto del Giudizio Universale sulla parete di nord ha un riferimento preciso: a Valentino Rovisi.
GASTRONOMIA
La cucina delle Valli di Fiemme, Fassa e Cembra, ma più in generale delle valli trentine, è inscindibilmente legata alle vicende storico-culturali che hanno caratterizzato queste terre nei secoli scorsi nonché alla non facile collocazione geografica.
Le valli godevano di un'autosufficienza dovuta all'isolamento che la condizione geografica comportava. La sussistenza era garantita da una fiorente attività agricola e d'allevamento. Le coltivazioni principali erano quelle del frumento, del grano saraceno, del farro, del miglio e del sorgo, mentre l'allevamento garantiva non solo la carne, ma anche il latte grazie al quale ha preso vita una variegata produzione casearia. A seguito dell'influenza germanica, vennero introdotti sulla tavola dei trentini prodotti quali la patata ed i crauti. Nei dolci era molto diffuso l'utilizzo del papavero che cresceva spontaneo oppure veniva coltivato, mentre il condimento era rappresentato dal burro, ma ancor di più dallo strutto derivato dall'allevamento del maiale. Da questa fase difficile il Trentino ne uscì grazie ad una ripresa economica e con lo sviluppo del turismo, con il quale sono state riscoperte le antiche tradizioni culinarie. In particolare sono state rivisitate le ricette tipiche che ora si possono ritrovare nei menù di qualche ristorante.
Tra queste ricordiamo in val di Fassa i popacei (farina, latte, acqua) ed i tipici gnocchetti detti fregolons. Altre proposte sono la “supa rostida” (farina, acqua e burro), la jufa (latte, acqua, farina di mais) e le varie zuppe di crauti, fagioli, trippa canederli di fegato. Da ricordare i ciajoncie da clòzegn realizzati con le pere essiccate per il ripieno ed il grestl, rosticciata a base di patate e cipolla e carne.
Tutti piatti basati sulla grande povertà , semplicità ed il  recupero di ogni rimanenza alimentare.
I prodotti tipici di queste terre sono quelli di alta montagna soprattutto in valle di Fassa ( 1.300-1.500 m.s.l.m.) per cui abbondano cibi a base di patate, crauti, uova, latte. I piatti più tipici sono sicuramente i canederli, i famosi gnocchi di pane preparati allo speck, al formaggio Puzzone di Moena, agli spinaci e nella versione dolce alla ricotta, alle albicocche o alle fragole. Tra i primi la scelta ricade anche sulla zuppa d’orzo, sui ravioli "ciajoncìe" ripieni di spinaci o fichi secchi, sui tagliolini ai funghi porcini o sulle pappardelle col ragù di selvaggina. I secondi, più robusti, includono senza dubbio la polenta, cucinata nel paiolo di rame, servita con formaggio fuso o abbinata a succulenti salsicce con crauti, allo spezzatino di capriolo e allo stinco di maiale. Come dolci, non si può dire di no alle "fortaes", una deliziosa pasta fritta dalla caratteristica forma a chiocciola, accompagnate dalla marmellata di mirtilli rossi e allo strudel di mele tiepido con crema alla vaniglia o con una spruzzata di panna fresca.

La Valle di Fiemme è nota per la produzione di una grande varietà di formaggi, come il Dolomiti, il Fontàl, il Valfiemme, e delle deliziose ricotte di capra, ma soprattutto per il famoso Caprino di Cavalese da assaporare con l’ottimo miele della Val Di Fiemme, autentica essenza della flora e dei profumi della valle.
I piatti tipici poco si discostano da quelli della Val di Fassa ma interessante è rilevare che dalla saggezza antica nascono anche infusi naturali a base di grappa trentina alle resine di pino mugo, genziana o prugnole selvatiche. Le produzioni tipiche di qualità che nascono in Val di Fiemme sono lo speck e i salumi freschi o stagionati, il miele, le marmellate e i piccoli frutti, lo strudel di mele, la selvaggina, i funghi, la pregiata Birra di Fiemme, le ricotte e gli yogurt caprini. Da ricordare è inoltre il gustoso Formae Val Fiemme di Cavalese che per i suoi alti valori proteici e la sua ricchezza di calcio e fosforo è stato definito il Formaggio dei Mondiali di Sci Nordico.
Anche la valle di Cembra presenta una cucina tipica fatta di alimenti poveri come la Rostida, piatto a base di patate lesse e arrostite nel grasso di bue che veniva servita a colazione al posto del pane mentre a cena veniva servita la Pinza, torta salata preparata con gli ingredienti di volta in volta disponibili in dispensa. Ben più ricchi erano piatti quali la Polenta e osei, il Cunel ossia il coniglio, il pollo arrosto e el Tonco Lustro, piatto a base di burro, pomodoro e farina che veniva insaporito con varie erbe aromatiche che accompagnava gli arrosti e le carni in umido. L’allevamento del maiale integrava la dieta di numerose famiglie contadine. La necessità di conservare a lungo la carne affinò la tradizione della produzione di salumi e insaccati, prodotti dalle diverse parti dell’animale. Tra i prodotti più caratteristici della Valle di Cembra, ottenuti dalla lavorazione di carni fresche, va ricordata la luganega, citata nei documenti già in epoca medievale. È un salamino di carne di maiale aromatizzata con sale, pepe nero e aglio, stagionato almeno per quattro settimane. La luganega fresca, non stagionata, è un ingrediente di molti piatti della tradizione, come i canederli, i crauti o lo “smacafam”; viene cotta alla griglia e servita con la polenta, o usata per insaporire i sughi. La luganega trentina – stagionata – si fregia del presidio Slow Food e va gustata con il pane, la polenta o il “tortèl de patate”. La carne salada è un salume prodotto dalla lavorazione di tagli pregiati di bovino, in salamoia di sale, pepe e bacche di ginepro e altri aromi. È tenera, gustosa, facilmente digeribile e magrissima (circa 1% di grassi). Tagliata a fette sottili è ottima per piatti di carpaccio di carne, accompagnata con scaglie di grana, porcini o rucola, condita con olio extravergine di oliva e limone, o consumata cotta, passata leggermente in padella, tradizionalmente servita con i fagioli. La carne salada successivamente affumicata e stagionata viene detta carne fumada.
Un altro prodotto tipico è il vitigno bianco Müller-Thurgau, che ha trovato in questa zona il suo habitat naturale dando vita a vini di grande qualità. Saperi secolari, vinacce aromatiche e acque pure sono alla base di un’altra produzione significativa, la grappa. Cembra ospita ogni anno a luglio la rassegna del Müller-Thurgau, diventata un appuntamento di rilevanza internazionale per gli amanti di questo vino bianco nato dall’incrocio fra Sylvaner e Riesling. Un centinaio di produttori da tutto il mondo portano qui i propri vini migliori, per cinque giornate dedicate alle degustazioni e agli assaggi di prodotti tipici. Dove non c’è la vite cresce il castagno e al di sopra vegeta il bosco misto.
I castagneti sono presenti in tutta la valle con piante secolari, in passato protetti anche da particolari norme del diritto consuetudinario. Rilevante da questo punto di vista è Albiano, dove il castagno campeggia perfino sullo stemma comunale. Ed è proprio ad Albiano che si sta scommettendo sul recupero delle tecniche della castanicoltura e dei castagneti storici. Si conserva memoria delle donne di Albian, che portavano in città, in occasione delle fiere, lunghe collane di marroni infilzati in cordicelle per la vendita: “Castègne, castègne bòne de Albian. Prevalèven (approfittatevene) chè l’è le pu bòne”.
La coltivazione delle erbe officinali, è favorita dal particolare clima della Valle di Cembra. Alcune di esse sono da sempre presenti nella flora spontanea sul territorio o venivano coltivate negli orti, che mettevano sempre a disposizione una piccola farmacia. Fra le specie officinali coltivate nei nuovi impianti vanno ricordate la malva (dalle proprietà emollienti e antinfiammatorie), la menta piperita (proprietà digestive, rinfrescanti e antinfiammatorie) e la calendula (ottima per la produzione di prodotti da impiegare per la pulizia e la cura della pelle). Fragole, lamponi, mirtilli, ribes e more sono alcuni dei piccoli frutti prodotti in Valle di Cembra.