Il sacrario ricorda la fratellanza militare
italo - francese, Voluto dal Maresciallo Petain, fu inaugurato
contemporaneamente a quello Italiano di Bligny, dove riposano 3453
sodati italiani caduti in Francia.
In quanto nei rapporti di interscambio militare in conto all'aiuto offerto dagli Alleati al nostro esercito dopo Caporetto, gli italiani inviarono in Francia il 2° C.A. due divisioni suddivise in quattro brigate: Napoli, Salerno, Bresica e Alpi, da metà aprile del 1918. Gli italiani subirono subito gravi perdite, in sei mesi lasciarono sul terreno 4375 morti e 6359 feriti. Per onorare quindi i rispettivi morti, i francesi costruirono in Italia il Sacrario di Pederobba contenenti le spoglie di Mille soldati e gli italiani riunirono nel cimitero di Bligny, non lontano da Verdun 3453 tombe dei propri caduti.
In quanto nei rapporti di interscambio militare in conto all'aiuto offerto dagli Alleati al nostro esercito dopo Caporetto, gli italiani inviarono in Francia il 2° C.A. due divisioni suddivise in quattro brigate: Napoli, Salerno, Bresica e Alpi, da metà aprile del 1918. Gli italiani subirono subito gravi perdite, in sei mesi lasciarono sul terreno 4375 morti e 6359 feriti. Per onorare quindi i rispettivi morti, i francesi costruirono in Italia il Sacrario di Pederobba contenenti le spoglie di Mille soldati e gli italiani riunirono nel cimitero di Bligny, non lontano da Verdun 3453 tombe dei propri caduti.
I soldati francesi vennero traslati dai vari cimiteri militari e in particolare dal Cimitero di San Vito.
Per rafforzare la fratellanza militare italo - francese venne costruito l'emblematico monumento antistante dove le maestose personificazioni della Francia e dell'Italia reggono un caduto francese sulle ginocchia come madri addolorate ma orgogliose del figlio caduto che torna nel loro grembo.
Per rafforzare la fratellanza militare italo - francese venne costruito l'emblematico monumento antistante dove le maestose personificazioni della Francia e dell'Italia reggono un caduto francese sulle ginocchia come madri addolorate ma orgogliose del figlio caduto che torna nel loro grembo.
Tra
il 1917 e il 1918 il contingente francese arrivò a fornire circa
130.000 uomini rappresentando per l'esercito italiano un sostegno
determinante e significativo per l'esito del conflitto.
Oggi quindi l'imponente sacrario simile ad una surreale parete rocciosa rimane a costante ricordo del sacrificio dei giovani francesi che sul Tomba e sul Piave persero la loro vita.
Oggi quindi l'imponente sacrario simile ad una surreale parete rocciosa rimane a costante ricordo del sacrificio dei giovani francesi che sul Tomba e sul Piave persero la loro vita.
Ancora
oggi il Sacrario è meta di gruppi Francesi ed italiani che qui si
recano per commemorare i caduti sepolti, i nomi sono elencati in lapidi
allineate sotto la lunga parete del sacrario e targhe a ricordo e a
memoria sono state negli anni cementate sotto il monumento principale.
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