martedì 18 giugno 2013

Erbe e piante aromatiche: la fitoterapia dei monaci benedettini



Nei monasteri benedettini i monaci dedicavano particolare attenzione alla coltivazione di erbe e piante medicinali e aromatiche, finalizzata al trattamento fitoterapico di malattie e alla produzione di distillati e bevande. Così un’area all’interno delle mura del monastero era deputata alla coltivazione delle erbe medicinali, il cosiddetto “orto dei semplici”, intendendo per semplice (in latino medievale “medicamentum simplex”) un’erba medicinale o un medicamento fatto con erbe medicinali. Il "monacus infirmarius" e il "monacus medicus" dirigevano l'infermeria e la farmacia del monastero ed erano preposti anche alla coltivazione delle erbe, alla selezione delle sementi e al rapporto con gli altri conventi per la sperimentazione di altre piante. Le erbe coltivate, una volta raccolte, erano disponibili all’occorrenza per la preparazione di tinture, tisane, unguenti per la cura dei malati ma anche di bevande e liquori a scopo terapeutico ma anche degustativo ancora oggi molto conosciuti. Di questi ricordiamo il Benedicine, prodotto dal monaco benedettino Dom Bernardino Vincelli nel 1510, lo Chartreuse o Elixir di lunga vita del 1605, il Cusenier dell'Abate di Montbenoit risalente al 1637.

Nessun commento:

Posta un commento