domenica 30 ottobre 2016

FORLI’  (prima parte)

Situata nel cuore della Romagna, Forlì, in dialetto Furlè, è una cittadina tranquilla che offre ai suoi visitatori un'atmosfera rilassata e piacevole.   E' una città nello stesso tempo vivace e aperta ai giovani, grazie alla sua posizione geografica strategica.  Si possono raggiungere i luoghi di divertimento della vicina costa romagnola in pochi chilometri, così come visitare i tanti musei e palazzi storici.
Cenni storici su Forlì
Situata nella pianura Padana lungo la Via Emilia, la città di Forlì fu fondata dai Romani nel II secolo a.C. con il Forlì storicanome di Forum Livii. Grazie alla sua posizione era un importante nodo di traffici, trovandosi all'incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana.  La città subì poi le dominazioni barbare di Visigoti, Bizantini, Longobardi e Franchi, ma intorno all'anno Mille fu Repubblica a vocazione ghibellina.
Caduta la casa di Svevia fu Guido da Montefeltro a diventare Capitano del Popolo a Forlì.  La comparsa degli Ordelaffi che tennero la città per circa due secoli, abbellirono Forlì con la costruzione di palazzi nobiliari e fortificandola ampliandone la Rocca.  Rocca di Ravaldino nel 1480, la città fu affidata alla Signoria di Girolamo Riario e Caterina Sforza (a cui è oggi intitolata la Rocca di Ravaldino). Nel 1500 Caterina fu sconfitta da Cesare Borgia così che lo Stato Pontificio dominò su Forlì per tre secoli.  Ci sono in città molte tracce del fascismo degli anni '20 e '30, soprattutto negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria.  Durante la Seconda Guerra Mondiale, purtroppo, furono distrutti alcuni tra i più bei monumenti della città. Basilica di San Mercuriale Nel centro storico di Forlì, sono facilmente riconoscibili i due assi viari principali di origine romana, suddivisi nei quattro principali corsi (Mazzini, Garibaldi, Diaz e della Repubblica) che convergono in Piazza Saffi.  Qui si possono vedere alcuni fra i monumenti più rappresentativi delle varie epoche della città. La basilica romanica di San Mercuriale con il suo campanile del XII secolo, è il simbolo della città.  Di tipologia lombarda, il campanile si alza sulla destra per oltre 72 metri ed è sormontato da una cuspide conica, forse aggiunta nel Trecento.  Palazzo del Podestà di Forlì Palazzo comunale annesso alla chiesa è il quattrocentesco Chiostro rettangolare, appartenente all'ex monastero dei Benedettini Vallombrosiani, varie volte restaurato. Chiuso in origine, venne aperto su due lati negli anni '30 del Novecento. Al centro si può vedere un pozzo del XVII secolo. Nella stessa Piazza c'è da vedere anche il Palazzo Comunale, risalente al XIV secolo e rimaneggiato più volte con la Torre dell'Orologio. La Torre del Pubblico Orologio, oggi chiamata Torre Civica, fu costruita su un antico tronco di torre di epoca romana, sulle rive del fiume Montone che anticamente scorreva nell'attuale Piazza Saffi.
Il terremoto del 1781 ne fece crollare parte della sommità, poi ricostruita. L'orologio, come in origine, ha quattro quadranti, uno su ogni lato della torre e attualmente funziona elettricamente.
Altre cose da vedere e visitare a Forlì
Duomo di Forlì Il vicino Palazzo del Podestà, del 1460, è stato costruito in stile gotico sotto la direzione del capomastro Matteo di Riceputo, zio del Melozzo, sulle rovine del precedente edificio. La facciata del Palazzo del Podestà è fatta di cotto locale, come anche i capitelli delle colonne, modellati sul posto dopo la messa in opera. Il portico con gli archi a sesto acuto, ognuno con luce diversa, caratteristici dell'edilizia pubblica in età comunale, è ornato da capitelli a foglia angolare su cui sono presenti l'antica croce del popolo e lo stemma degli Ordelaffi.  Adiacente al Palazzo del Podestà sorge Palazzo Albertini, elegante edificio quattrocentesco dai caratteri veneziani. E' un'importante sede espositiva, aperta tutto l'anno. Nelle sale del primo piano ospita la mostra permanente "Res Communis". Da vedere anche il Palazzo delle Poste, esempio del patrimonio architettonico degli anni 20-40, il Duomo, opera che ha subito ampi rifacimenti nel '500 con la rimozione di strutture romaniche e gotiche per darle un aspetto rinascimentale, la trecentesca Chiesa del Carmine, l'Oratorio di San Sebastiano, oggi sede di mostre e la Rocca di Caterina Sforza o di Ravaldino situata in fondo a Corso Diaz sulla sinistra.
I Musei
Si può fare una visita ai Musei San Domenico, ospitati nel complesso di San Domenico, con la sua chiesa, ora in parte priva del tetto e della facciata meridionale, il suo primo chiostro ad essa adiacente e completamente chiuso e il suo secondo chiostro, aperto su un lato.  La riqualificazione del Complesso Monumentale del San Domenico comprende Palazzo Pasquali, Chiesa di San Giacomo Apostolo, Convento dei Domenicani, Convento degli Agostiniani e Sala Santa Caterina. Il lungo ed ampio corridoio dell'ala sud del primo chiostro conduce alla Pinacoteca e su di esso si aprono le prime sale destinate ad esporre il Museo Archeologico.  Tra i tanti musei della città si possono visitare anche: il Museo Romagnolo del Teatro, il Museo Etnografico Pergoli, il Museo del Risorgimento, il Museo storico Foschi e l'imperdibile Pinacoteca Civica.
Pinacoteca civica di Forlì
Opera di Melozzo da Forlì La Pinacoteca civica di Forlì risale al 1938.  All'interno si possono vedere opere del '400 e '500 romagnolo fra cui quelle di G. Marchesi, B. Ramenghi, L. Longhi, Innocenzo da Imola, i Bertucci) e opere di R. Ruysch, J. Sablet, G. Fattori). Grazie alla donazione Righini sono presenti olii e acqueforti di G. Morandi e la collezione Verzocchi con opere dei pittori italiani più importanti del primo e secondo Novecento.  Nel salone d'ingresso sono collocati al centro l' Ebe di Antonio Canova e ai lati le grandi tele secentesche di F. Albani, Guercino, C. Cignani, a cui fanno seguito sculture tardo-medievali e rinascimentali. La Pinacoteca civica si trova nel Palazzo del Merenda in Corso della Repubblica 72.
Apertura: dal martedì alla domenica 9,00-13,00 e il martedì anche dalle 15,00 alle 17,30
Chiusura: il lunedì, festività nazionali e 4 febbraio.
Cucina tradizionale di Forlì
Piadina romagnola Squacquerone tra i piatti della cucina classica tradizionale tra Forlì e Cesena c'è la famosa piadina romagnola, consumata con il tipico formaggio "squaquaròn", ovvero lo squacquerone.

Altri prodotti tipici gastronomici della zona sono i formaggi di fossa, ottenuti dalla stagionatura del classico formaggio locale prodotto nella valle tra il Rubicone e il Marecchia e il "Savour", una ricetta preparata nel periodo successivo alla vendemmia a base di mosto d'uva. Altra ricetta tradizionale è quella dei classici passatelli in brodo, oltre ai cappelletti.  Tra i dolci tradizionali di Forlì c'è la pagnotta pasquale, accompagnata da un buon bicchiere di vino dei colli romagnoli, come l'Albana.

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