sabato 12 novembre 2016

IL CASTELLO DI MORRO D’ALBA

La cinta muraria di Morro d'Alba, di andamento irregolarmente pentagonale con sei bastioni, è il risultato di una serie di diverse ristrutturazioni databili tra il XIII e il XV secolo ed è tuttora in buono stato conservativo.
Nella seconda metà del Cinquecento, ma anche con casi precedenti, le autorità autorizzarono la costruzione di abitazioni sopra le mura, dando così origine alla cosiddetta "Scarpa", esempio unico in Italia di camminamento di ronda completamente coperto, fiancheggiato da arcate, che corre lungo tutto lo sviluppo della cinta fortificata.
Il vecchio borgo era difeso da pezzi di artiglieria del XIV XV secolo, tra cui una possente bombarda oggi conservata nel Museo Storico Nazionale di Artiglieria di Torino.
Subito dopo l'Unità d'Italia, una Commissione militare Archeologica venne a prelevare il prezioso cimelio e, come risarcimento, il Comune ricevette dal Re Vittorio Emanuele II il "Compiano", altro bellissimo pezzo di artiglieria da montagna ora conservato nei locali del Museo "Utensilia". Nel corso dei secoli gli abitanti del paese hanno scavato un complesso labirinto di grotte, collegate tra loro da gallerie, che costituiscono una sorta di seconda città sotterranea. Le grotte erano utilizzate in passato soprattutto per la conservazione dei cibi, ma all'occorrenza potevano servire come estremo rifugio dalle incursioni nemiche. Alcuni di questi sotterranei sono tutt'oggi visitabili all'interno del Museo o su concessione dei proprietari.


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