domenica 13 novembre 2016

Altri cenni su MORRO D’ALBA

Nel Palazzo della Residenza Comunale di Morro d'Alba, costruito nel Settecento, ampliato e modificato all'inizio del Novecento, sono oggi conservate varie opere, tra cui una pala d'altare di Claudio Ridolfi, pittore di origine veneta, ma attivo soprattutto nelle Marche, raffigurante "L'Incoronazione della Vergine e Santi" e una tela del XVII secolo raffigurante San Michele Arcangelo, un tempo tutte collocate all'interno di chiesette locali. Anche nella Chiesa Parrocchiale di San Gaudenzio, situata all'interno della cinta muraria e ultimata negli anni '70 del Settecento, sono conservate alcune interessanti opere; tra queste una "Crocifissione con Santi" di Ercole Ramazzani (1596) e una tela del romano Silvio Galimberti (1922) in cui San Michele Arcangelo, protettore del paese, in posizione centrale con, ai lati, San Rocco, San Francesco, San Filippo e San Maurizio.
Quella della SS. Annunziata, oggi non più officiata, è stata eretta nel 1670 e conosciuta anche col nome di Santa Teleucania. Una accurata ristrutturazione, completata nel 1997, ha destinato la sala superiore, un tempo dedicata al culto, ad auditorium e sala congressi, mentre i sotterranei sono stati riadattati per ospitare mostre ed esposizioni.
Da non perdere, a Morro d'Alba, anche il Museo "Utensilia", ora situato nei sotterranei del

Castello. Questo museo della cultura mezzadrile ospita in otto sale una raccolta ragionata di oggetti di lavoro tradizionali, testimoni dell'autosufficienza della civiltà contadina. Aratri, telai, vagli, carri, botti, scale, falci, torchi e altri strumenti venivano costruiti nelle lunghe sere invernali dalle famiglie contadine, che ricorrevano all'aiuto del fabbro per le sole parti metalliche.

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