domenica 3 luglio 2022

La Maratona è un green event

 

La Maratona è un green event

Il Green Event è il riconoscimento che certifica la qualità di iniziative la cui programmazione, organizzazione e attuazione è realizzata secondo criteri legati alla sostenibilità.

I punti cardine per essere riconosciuti come Green Event sono l’efficienza delle risorse, la gestione dei rifiuti, la valorizzazione regionale nonché la responsabilità sociale. Queste finalità sono in linea con la strategia climatica a lungo termine presentata dalla Giunta provinciale altoatesina che si è prefissata di ridurre le emissioni annue di CO2 pro capite al di sotto di 1,5 tonnellate e entro il 2050.

Dal 2019 anche la Maratona dles Dolomites – Enel ha ottenuto il riconoscimento Green Event grazie alle numerose iniziative volte alla migliore gestione possibile delle risorse e alle misure che limitano il dispendio di consumo energetico. Il tema scelto quale filo conduttore dell’edizione 2022, "Ciüf-Flora" è oltretutto in perfetta sintonia con i valori di Green Event.

Elenchiamo di seguito, in breve, una serie di iniziative legate alla sostenibilità dell’evento.

Una delle novità importanti della Maratona dles Dolomites – Enel 2022 è l’introduzione di stoviglie riutilizzabili che consentiranno di diminuire del 70% l’uso della plastica monouso.

Green angels, sono i meccanici in bicicletta elettrica che seguono sul percorso i partecipanti.

Auto full elettric messe a disposizione da Audi per accompagnare giuria e assistenza lungo il tracciato della gara.

Grazie alla collaborazione con Arcese ci sono i Green corner, le isole ecologiche situate all’interno del Maratona Village e all'arrivo a Corvara che permettono agli operatori dell’organizzazione di aiutare i visitatori a fare la differenziata cercando di sensibilizzare sempre di più le persone a differenziare i rifiuti e sprecare di meno.

Recupero del legno, le strutture che ospitano i vari partner realizzate per la prima volta in legno da un’azienda locale che utilizza esclusivamente legname ricavato dagli alberi caduti durante il maltempo la tempesta Vaia.

Servizio shuttle, la navetta che collega tutti i paesi dell’Alta Badia e con il quale è possibile andare gratuitamente a Badia a ritirare il pacco gara: uno strumento indispensabile per evitare problemi di traffico e ridurre i consumi energetici.
Viene inoltre offerto un servizio di deposito bici custodito e gratuito per incentivare tutti i partecipanti a recarsi in bici a ritirare il proprio pettorale.

Attenzione ai materiali, il Maratona Magazine è stampato su carta riciclata, mentre inviti e comunicazioni ai ciclisti sono spediti digitalmente.
Medaglia a km0: A tutti i partecipanti della Maratona sarà consegnata una medaglia realizzata dagli artigiani della valle praticamente a mano con materiali naturali, quali cirmolo, fieno pressato e gli immancabili ciüf, simbolo di questa edizione.
Come le medaglie, anche il trofeo è stato realizzato con materiali naturali.
La base quadrata è in legno di cirmolo, la copertura in fieno pressato, mentre le margherite sono in ferro battuto e poi dipinte. Il tutto rigorosamente fatto a mano da artigiani della Val Badia.

Il piatto della Maratona, realizzato a sei mani da Valeria Margherita Mosca, Andrea Irsara e la nutrizionista Elena Casiraghi è stato creato usando solo ingredienti locali, in linea con il tema dei Ciüf, della sostenibilità e della cucina a km 0. In poche parole: orzo, cirmolo, gemme d'abete fermentate, tarassaco.

Rifiuti, da regolamento è prevista la squalifica per i corridori che buttano cartacce o altri rifiuti a terra durante la gara.

Volontari, un gruppo di quaranta persone che setaccia i sei passi dolomitici e tutto il percorso della Maratona il giorno dopo, raccogliendo l’immondizia accumulata dai passanti nell’arco di tutto l’anno.

I nostri partner sulla stessa lunghezza d’onda
Molte delle aziende vicine a noi sono sensibili ai temi ambientali e per questa ragione trovano importante collaborare con un evento importante come la maratona.
Da sempre in prima linea per la salvaguardia dell’ambiente, l’azienda Carvico ha ideato un gilet del tutto inedito rispetto alle edizioni precedenti, caratterizzato da linee semplici ma decise e dal colore non casuale: un verde scuro sobrio che ricorda le nuances della terra e della natura.
Il gilet, che verrà regalato a tutti i partecipanti, è completamente sostenibile perché realizzato con gli eco-tessuti di Carvico: Norway e Revolutional Eco. Entrambi i tessuti sono realizzati in ECONYL®, brand di Aquafil, un filo di Nylon 100% rigenerato da materiali di scarto pre e post consumer come reti da pesca, fluff dei tappeti e tulle rigido.
Le maglie Castelli sono fornite in un sacchetto di carta per evitare quelli di nylon. La maglia ha inoltre l’eco-pocket il taschino per la raccolta dei rifiuti ed inoltre è dotata di una tasca porta numero integrata sul retro (niente più spille da balia).
Enervit ha concepito la sacca per i pacchi gara insieme alla Cooperativa Selyn dello Sri Lanka, certificata WFTO (World Fair Trade Organization). Una borsa 100% cotone da usare e riusare più volte, ecologica e sostenibile, nel rispetto dei diritti di chi ha lavorato per produrla e dello spirito ecologico dei partecipanti alla manifestazione.

Beneficenza ed ecologia
La Maratona dles Dolomites – Enel si caratterizza come sempre anche per le numerose attività benefiche che sostiene. Quest’anno dei tre progetti realizzati c’è anche il progetto “Per fare un Ciüf ci vuole l’acqua “realizzato in Uganda dall’Associazione Gruppi „Insieme si può“ Onlus/ONG. L’acqua rimane l’elemento chiave per la sopravvivenza e lo sviluppo delle comunità più fragili e arretrate del Pianeta. Il progetto che la Maratona dles Dolomites – Enel sostiene è nell’impegno nella perforazione e riabilitazione di pozzi per scuole e villaggi in Uganda, dove al contempo, finalmente grazie all’acqua, le comunità sono coinvolte con orti dimostrativi e agricoltura.

La Maratona, grazie non solo alle azioni intraprese ma anche al sostegno ricevuto dalle aziende che la sostengono, vuole fare passi sempre più grandi verso un domani che sappia guardare il futuro con maggiore rispetto verso la natura. Lo sappiamo tutti, questa terra è l’unica non che ci appartiene, ma che ci ospita.

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